prima di spiegarTi come è nata Skémata, vorrei spiegarTi perché non è un errore che Ti abbia chiamato “Collega”.

Per diversi anni, infatti, ho frequentato le Aule di Giustizia del Tribunale di Modena, indossando la toga come Avvocato.

Intere giornate trascorse in compagnia della mia toga, nella scansione dei ritmi processuali, mi hanno fatto sempre più amare questo capo che, nel suo rigoroso aspetto, identifica, con poche ma precise varianti, ruoli e funzioni e, che, allo stesso tempo, diventa un tutt’uno con chi lo indossa. Come un amico riservato e sincero, custodisce i momenti più importanti della vita professionale di ciascuno di noi.

Ho quindi iniziato a studiare le toghe a fondo. Nelle loro fattezze, nei loro materiali, nei loro accessori. Indossandole e osservando i Colleghi che, di volta in volta, mi passavano accanto mi sono chiesta, perché non provare a migliorarle, in termini di leggerezza, praticità e comfort?

Studio e pratica processuale hanno trovato così una “variante“ tanto inaspettata, quanto stimolante e coinvolgente, portandomi a ricercare il meglio dell’evoluzione tessile (rigorosamente dall’anima green), per offrire ancora un mio piccolo, inedito ma sentito contributo all’interno delle Aule di Giustizia.

Con viva cordialità,